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Perché il sacchetto del caffè ha la valvola

Cos’è quella “pallina” sul sacchetto?

È una valvola monodirezionale: lascia uscire l’anidride carbonica (CO₂) che i chicchi tostati rilasciano per giorni, ma non fa entrare aria. Così il sacchetto non scoppia e, soprattutto, gli aromi restano protetti dall’ossigeno.

A cosa serve (in pratica):

  • Degasaggio controllato → niente buste gonfie.
  • Meno ossidazione → profumi più vivi, più a lungo.
  • Imballo appena tostato senza “sfiatare” i chicchi in torrefazione per settimane.

Come leggere la freschezza:

  • Cerca la data di tostatura (meglio del “consumare entro”).
  • Per espresso: finestra ideale 7–30 giorni dalla tostatura (varia per miscela e tostatura).
  • Per filtro/moka: spesso 3–45 giorni, perché una certa CO₂ aiuta meno.
  • La busta non deve essere sottovuoto: un po’ di “morbidezza” è normale.

Conservazione intelligente:

  • Tieni la busta ben chiusa (zip + clip) e al riparo da luce/calore/umidità.
  • Evita il frigo (condensa = acqua + odori presi in prestito).
  • Se apri raramente, dividi in porzioni più piccole e richiudi bene.

Curiosità lampo:

La valvola è spesso in PP con micro-membrana: è tarata per “sfiatare” sopra una certa pressione, così l’aria non rientra. Piccola, invisibile… ma decisiva!

Marco Mandolesi

Perché il sacchetto del caffè ha la valvola
Marco Mandolesi 13 novembre 2025
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